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Lussekatter: i gattini di Santa Lucia. Fra leggenda e tradizione.



Non ricordo neanche più da quanto tempo volevo provare queste brioche! 
Son sempre stata attratta dalla loro forma, dalla presenza dello zafferano nell’impasto e dalla loro buffa storia, ricca di tradizioni, leggende e contornata da un pizzico di magìa, quella che, inevitabilmente si respira nel periodo prenatalizio.
Leggendo di qua e di là ho incontrato tante versioni per questo impasto: con burro, senza burro, con le uova, ma anche no, con il miele o la melassa, con le patate o senza patate, con il latte o con l’acqua; insomma una gran bella scelta! In tutte le versioni però, due gli ingredienti immancabili: zafferano (spezia che amo tantissimo) e uva passa.
Ispirandomi quiquo e qua ho tirato fuori questa ricetta che mi ha fatto sfornare delle sofficissime e profumatissime brioche che accompagnano benissimo una tazza di caffè, di tè, o semplicemente un dopocena a lume di candela.

Finalmente è arrivata l’ora di provarle. E voi? Le avete mai fatte? Dai, che il 13 dicembre è in arrivo!
Intanto vi offriamo quelle appena sfornate nella cucina condominiale! 😉  



INGREDIENTI (per una ventina di brioche)

550 g di farina 00 (W 280-300)
25 g di fiocchi di patate
80 g di zucchero
1 cucchiaino di sale
2 uova + 1 tuorlo
5 g di lievito di birra

230 g di latte
100 g di burro
1 cucchiaino di miele
una puntina di zafferano

chicchi di uvetta per guarnire
latte per pennellare

(clicca per ingrandire)

Nella ciotola della planetaria (o in una qualsiasi ciotola se impastate a mano) unire la farina, i fiocchi di patate, lo zucchero ed il sale; mescolare grossolanamente con le mani per amalgamare gli ingredienti e formare una fontana, al centro della quale mettere uova e tuorlo.
Contemporaneamente, far scaldare il latte a circa 50 gradi e farvi sciogliere il burro; unire il pizzico di zafferano ed emulsionare fin quando è tutto sciolto e la temperatura è arrivata a circa 38 gradi. A questo punto unire anche il lievito e versare l’emulsione sulle uova, al centro della fontana. Impastare fino a raggiungere un composto sodo e al tempo stesso sofficissimo.
Mettere in una ciotola e lasciar lievitare fino al raddoppio, oppure trasferire l’impasto in frigo e proseguire al mattino del giorno dopo (se si è iniziato ad impastare la sera) oppure la sera (se abbiano impastato al mattino).
Fare delle porzioni di impasto di circa 60 grammi e formare le brioche (come da sequenza fotografica qui di lato); mettere un chicco o due di uvetta nelle curve della S e posizionare mano mano  che si formano su una teglia rivestita di carta forno. Coprire con un sacchetto da freezer e lasciare raddoppiare. Accendere il forno a 160° e dopo aver pennellato con del latte, infornare le brioche e lasciar cuocere dolcemente fino a leggera doratura.
Sfornare, lasciare raffreddare su una gratella e, appena tiepide, affondare il morso.
Enjoy! :-DDDD

CURIOSIAMO
In Svezia la festa di Santa Lucia è molto sentita nell’ambito delle tradizioni natalizie, tanto che la preparazione di questi dolcetti risale al seicento. Il nome Lussekatter sta infatti per “gatti di Lucia” in quanto, secondo la leggenda, il diavolo sarebbe apparso in forma di gatto quando Gesù Bambino stava offrendo dei panini a dei bambini. Il colore dorato dello zafferano starebbe dunque ad indicare la luce che guida i bimbi  che in Svezia, vestiti di bianco e con corone di candele sulla testa, per l’occasione sfilano in corteo portando questi dolcetti di pan brioche .
Un gradito approfondimento potete trovarlo qui.

Dite la verità, avete sorriso anche voi mentre leggevate la storia di Santa Lucia? ♥_♥
Buon proseguimento di settimana, amici lettori!
Ci leggiamo presto, che nella cucina condominiale è arrivato un dolcino speciale per le prossime feste!!!
Emmettì

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