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Paciughini di pasta matta ripieni di marmellata

Eccomi di nuovo fra voi con una ricettina che quasi mi vergogno a pubblicare dopo le meraviglie che continuano a sfornare le mie socie/inquiline.
Paciughini?????????
di pasta matta????????
Eh si perché il “paciugo” è un termine bergamasco con cui genericamente si definisce un pasticcio.
Ecco, questi sono dei piccoli “paciughi”, ergo, “paciughini”.
E la pasta non è né una frolla, né  una sablée, né una sfoglia…, non è niente insomma!!
E’ semplicemente un impasto molto versatile che, se deciderete di provare, si presta a molti usi in termini di forma e ripieni.
Quel sabato dovevo incontrare degli Amici molto speciali e  volevo portar loro qualcosa di mio; ma come sempre il tempo era poco e  allora, in fretta e furia, ho sfornato questi paciughini.
Ecco come ho fatto.
Ingredienti:
450 gr di farina 0 (io Petra 5 che per i dolci trovo fenomenale)
120 gr di zucchero
1 bustina di lievito istantaneo
1 pizzico di sale
1 buccia di limone (possibilmente non trattata) grattugiata
120 gr di burro a temperatura ambiente
1 uovo
1 vasetto di yogurt (io di solito vaniglia, agrumi o albicocca)




Procedimento:


Sabbiare la farina con lo zucchero, il burro, la bustina di lievito, il pizzico di sale e la buccia grattugiata del limone.

Formare poi una fontana e al centro rompervi l’uovo unendo anche il vasetto di yogurt.
Con una forchetta sbattere leggermente uovo e yogurt, poi iniziare a far assorbire la farina fino ad ottenere un composto sodo ma ben lavorabile.

All’inizio l’impasto sarà piuttosto sbricioloso, però mano a mano che si lavora diventerà compatto e setoso.

Su un piano di lavoro leggermente infarinato (trovo che la farina di riso sia ottima a questo scopo) stendere la pasta matta così ottenuta ad uno spessore di 3-4 mm e con un coppapasta o un bicchiere o una formina per ravioli, ricavare dei dischi nei quali inserire un cucchiaino di marmellata prima di essere richiusi a mezzaluna.

Sigillare i bordi con una forchetta in modo che durante la cottura i paciughini non si aprano, soprattutto se la marmellata scelta non risulti ben soda.

Fare la stessa cosa con i ritagli di pasta in modo da utilizzarla fino all’ultima briciola.

Mano a mano che si formano, disporre i paciughini su una teglia precedentemente ricoperta di carta forno e lasciar cuocere a 180° fino a quando non risulteranno ben dorati (20-25 minuti circa).

Una volta sfornati, lasciarli raffreddare su una griglia e cospargere di zucchero a velo vanigliato (possibilmente home made).


    Et voilà!!!! Visto che velocità???


    Conservati in un contenitore ben chiuso, si mantengono fragranti come appena fatti anche per 8/10 giorni.

    Paciugate gente, paciugate!!!!!!!!!!!

    Passiamo ora alla parte tragica del post…


    Le foto…

    Vi eravate abituati ai dipinti di Tam e ai progressi di Silvia eh?????

    Ecco, ora mettete degli occhiali protettivi e guardate con un occhio chiuso e uno aperto…:)))))))))))))))


    Questa la versione con marmellata di susine, cannella e chiodi di garofano di quel famoso sabato
    E sotto la versione di ieri con la mia orange marmelade, realizzata per sostenere la ricerca dell’AIRC nella giornata di sabato 25 gennaio.
    Qui possiamo trovare l’elenco delle piazze che sostengono l’iniziativa e tante altre info utili.

    Siate lieti, sempre!!!

    Maria Teresa

    le arance del cuore
    Aiutiamo la ricerca a rendere il cancro sempre più curabile
    Andiamo in piazza (trova la tua) e compriamo le arance della salute! 
    Poi facciamo i paciughini di Maria Teresa 🙂 
    (Tam)

    Banner AIRC

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