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Panzanella toscana






Vi ricordate di quello… sciocco toscano???


Sciocco toscano…?? Ma chi…??? Quale sciocco…???? 
Emmettì, non vorrai mica dire… :-OOOOO


No… no… no…, mi riferisco a lui!!
Cosa avevate capito?!?!?!?! :DDDDDD

Ebbene si, quando realizzai quel meraviglioso pane, lo feci con il preciso intento di prepararci la panzanella toscana…
Le previsioni meteo di quel we dicevano che sarebbe stato un fine settimana estivo, ed io volevo preparare un piatto fresco, dal sapore semplice, genuino ma anche ricco!!!

Poi le cose andarono diversamente…
Appena il pane uscì dal forno rimasi rapita dal suo profumo e la crosta fuori lasciava presagire un interno così soffice da non poter permettere di farlo raffermare per realizzare un paio di giorni dopo la panzanella.


Ed infatti…
Appena raggiunta la temperatura giusta, ho preso il coltello e mi son detta: “ma che faccio…, apro???”
Il problema è che mentre la domanda giungeva nella mia testa, il coltello aveva già affondato i suoi dentini in quel filone e da lì…
Vi dico solo che neanche le briciole avanzarono… (se volete andare a sbirciare come è stato giustiziato fatelo pure qui!)


Stavolta son stata più brava…
Appena il pane si è raffreddato, l’ho avvolto prima in un telo, poi in un sacchetto di carta e l’ho riposto in uno sportello, lontano dai miei occhi… e soprattutto dal coltello!!!

Ma insomma, ci vuoi dire che cos’ha di speciale e come si prepara questa panzanella o… intendi continuare a chiacchierare????



Ops… ://


INGREDIENTI:



– pane toscano raffermo (lasciato a riposo per un paio di giorni)

– pomodori a grappolo ben maturi, ma sodi
– cetrioli
– cipolla rossa
basilico
– aceto di vino
– olio extravergine di oliva
– sale
– pepe macinato al momento


PROCEDIMENTO:

I passaggi fondamentali da seguire per realizzare una buona panzanella sono due: l’ammollo del pane e l’ammollo delle cipolle, da eseguire come descritto più sotto per riuscire ad ottenere una panzanella dal gusto dolce e non troppo acidulo. 

Per prima cosa tagliare la cipolla a rondelle sottili e metterla a bagno in una ciotola con acqua fredda e due cucchiai di aceto. Lasciarla a bagno per 1/2 ora circa per far sì che perda completamente l’acidità e venga esaltata la sua dolcezza.

Tagliare il pane a fette di circa 1 cm e passarle nel tostapane.
Poi procedere con l’ammollo in un contenitore con acqua fredda a cui aggiungere 3-4 cucchiai di aceto (la quantità di aceto può variare a seconda dei gusti). 
E come ci si regola per l’ammollo???




Io ho immerso la fetta e l’ho tirata su, lasciandola sgocciolare…
Il pane non si deve sfaldare completamente, deve rimanere morbido ma non spappolato e, nella parte della crosta, possibilmente croccante!
Spezzettarlo grossolanamente con le mani, mettendo i pezzi in una ciotola. 
Lavare i pomodori e tagliarli a spicchi; lavare il cetriolo, pelarlo e tagliarlo a rondelle sottili e mettere anch’esse in una ciotola. 
Quando sarà pronta, scolare la cipolla, strizzarla leggermente  e tenerla a portata di mano per comporre la panzanella.


Ora viene la parte più divertente. 
Prendere una capiente ciotola e comporre la panzanella.
Iniziare con uno strato di pezzetti di pane; sopra di esso i pomodori, poi i cetrioli, poi le rondelle di cipolla, le foglie di basilico spezzettate grossolanamente a mano, un bel giro di olio extravergine di oliva, una spolverata di sale, una di pepe e poi via che si riparte con uno strato di pane e a ruota tutti gli altri ingredienti fino al loro esaurimento.




Terminati tutti gli ingredienti, date un ultimo e generoso giro di olio e mescolare moooooooooolto delicatamente con le mani e soprattutto non cedere alla tentazione dell’assaggino (stavolta son stata brava pure io…).


Coprire la ciotola con pellicola o apposito coperchio e riporre in frigo nella parte più fredda per almeno un’ora.
La panzanella va servita ben fredda.
Anche se preparata il giorno prima, si mantiene ottima e ancor più saporita perché gli ingredienti si saranno amalgamati perfettamente 😉


Ed ora, accendere una buona musica, apparecchiare la tavola, e… buon appetito!!!




QUALCHE CURIOSITÀ


La Panzanella è una zuppa estiva contadina, povera e umile, ma dal gusto eccellente. 
Fatta di ingredienti semplici e di facile preparazione.
Tutto il necessario per la sua realizzazione si trova sempre in ogni casa o nel campo ed è adatto a qualsiasi tasca. 
È a base di pane, ma di solo pane toscano (che è sciocco, cioè senza sale). Il pane deve essere raffermo: è, perciò, anche un utile piatto di recupero. 
Per tutte queste ragioni, pur avendo origini fiorentine, si è diffusa subito in tutta la Toscana già dall’inizio dell’800, soprattutto nel senese e nell’aretino, diventando, per la sua fragranza, il piatto tipico dell’estate.


Sull’etimologia del termine Panzanella invece ci sono dei dubbi…
Secondo alcuni studiosi deriverebbe dall’unione delle due parole pane + zanella, cioè zuppiera, o piatto fondo, nel quale veniva assemblata, secondo altri, sarebbe il diminutivo di “panzana”, termine che in toscano significava pappa, pane ammollato. 

Anche per quanto riguarda le sue origini esistono diverse versioni: c’è chi sostiene che era il piatto che i contadini si portavano dietro per il pranzo mentre lavoravano nei campi e chi attribuisce l’invenzione della panzanella ai marinai in viaggio che facevano rinvenire il pane secco bagnandolo con l’acqua del mare. 
Anche geograficamente, a rivendicare la paternità della panzanella sono principalmente i toscani, in particolar modo i fiorentini ed i pratesi, ma anche nel resto del Centro Italia, come in Lazio, Umbria e Marche, si consuma un piatto simile, chiamato anch’esso panzanella, la cui principale differenza è che in queste regioni il pane viene lasciato a fette e non spezzettato come nella versione toscana. 

Nelle zone più settentrionali della Toscana, in Garfagnana o lungo il litorale di Forte dei Marmi, la panzanella è solo ed esclusivamente un piatto per turisti, mentre scendendo più a Sud, allora si sente più forte il legame con il territorio e l’orgoglio dei paesani riguardo la propria panzanella si fa diatriba: c’è chi arricchisce il piatto con le olive, chi con capperi o acciughe (ma in questo caso siamo già più vicini ad una frisa pugliese…, vero Tam???), chi con le carote, con il tonno, con la rucola, con le uova sode, sedano, mozzarella e con tutto ciò che la fantasia suggerisce!


Bene, spero di non avervi annoiati!!!!
Vi auguro una buona settimana.
Ovunque voi siate.
A casa, ancora al lavoro, o già in vacanza: siate lieti! :))


Emmettì


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