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Panini porcellini per un festin… per uno spuntino e una porca figura

Oh, bisogna dire la verità, sti panini fanno proprio la loro porca figura su una tavola imbandita! Che sia un festin una festa, un apericena, uno spuntino, fanno troppa simpatia questi porcellini così tondi, rosa, ripieni, ciccioni, inconsapevoli!
Eh sì, inconsapevoli poracci. Chissà come rimarrebbero male, i porci (Nome pop. del maiale domestico), se sapessero che il loro nome è usato più spesso nella accezione figurativa e per similitudine di  persona sudicia, ingorda, indolente, oppure immorale, viziosa, volgare, rozza, sboccata nel parlare, e che comunque suscita disgusto o come espressione d’ingiuria o di spregio (anche al femminile, e figurati!), ed ancora, come funzione appositiva o aggettivale (porco mondo!). 
E questo solo perché???!!!! Perché al maiale  piace mangiare! E perché ama rotolarsi nel fango!!! Embè, mica è l’unico eh! Anche a me piace mangiare e rotolarmi nella sabbia appena uscita dall’acqua al mare! (esimersi da battute becere, please!). E pure al pangolino, al rinoceronte, ai cavalli, agli elefanti e ai conigli! E mica per dire che uno è zozzone gli diciamo “certo che sei proprio un pangolino!”, non esclamiamo “rinoceronte cane!”, “furbo, tu sì che ti fai i tuoi elefanti comodi!” o “coniglio Giuda!”. Oddio, coniglio Giuda ci starebbe pure eh.

Ecco, noi non siamo di quelli che disprezzano il porco! Noi siamo di quelli che se lo magnano…
(in forma di pane:)

 RICETTA

PANINI PORCELLINI RIPIENI

Ingredienti per 10 porcellini:

440 g di farina tipo 1 (oppure 0)
220 g di acqua
  90 g di lievito madre *
  50 g di strutto (o burro o olio)
  10 g di sale
  10 g di zucchero
    1 uovo per spennellare
 q.b. di pepe in grani o chiodi di garofano.

a scelta: salsicce stagionate mini, wurstel, salsicce fresche o altro prodotto porchevole.

se si vuole esagerare, marmellata di peperoncini o ketchup o senape o quello che si preferisce per ungere wurstel e salsicce.

* oppure 6 g di lievito di birra + 60 g di farina + 30 g di acqua
* oppure 100 g di li.co.li. + 10 g di farina (meno) 20 g di acqua.

Porcedimento (o procedimento)

– Sciogliere il lievito nell’acqua insieme allo zucchero, aggiungere la farina, lo strutto e il sale idratato in un goccio d’acqua.
– Impastare fino ad ottenere un panetto liscio.
– Porre in una ciotola unta d’olio e far lievitare fino al raddoppio.

Nel frattempo, se si è deciso di usare salsiccia fresca, arrostirla su una piastra.

Formare i porcellini.
– Non lavarsi le mani (per entrare perfettamente nel mood).

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– Prendere l’impasto, ricavarne uno stinco (o un filone) e ottenere 10 pezzi da 75 g (se avete pesato bene dovrebbe essere rimasto un po’ d’impasto.
–  Arrotolare come un salsicciotto nel senso della lunghezza. Schiacciare, come una braciola, e ripetere l’arrotolamento.
– Chiudere le estremità dando una forma sferica.
– Schiacciare la pallina, poggiarvi al centro un pezzo di salsiccia (se si vuole porcheggiare esageratamente, spennellare previamente la salsiccia con marmellata piccante, ketchup o senape), richiudere a palla, arrotondare facendo roteare la palla (da qui l’espressione “mi stai facendo girare i cabbasisi!”) sotto il palmo della mano.

– Formati tutti i panini, spennellarli con l’uovo sbattuto. Procedere con 2 o 3 alla volta. L’uovo farà da collante, e se passa qualche minuto l’azione collante sarà più forte. Come l’attak.
– Ora comincia il bello!
– Stendere un po’ d’impasto con le mani o con un piccolo mattarello ad una altezza di circa mezzo centimetro.
– Formare i nasi con un piccolo stampo. Io ho usato il didietro (!) di una bocchetta per tasca da pasticciere. Tagliare in due uno stecchino e infilzare le due metà nel naso…diciamo nei cerchi di pasta. Spennellare il retro del naso con l’uovo e infilzarlo nel panino.

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– Mettere gli occhietti, se si usa il pepe incavare l’impasto con un punteruolo (la punta di un termometro da cucina per esempio), e incastrare il pepe nell’incavo ottenuto.
– Prendere due piccolissimi pezzi di impasto, schiacciarli tra le dita e posizionarli al posto delle orecchie.
– Se si vuole esagerare, incollare anche un codina sul (lato) posteriore del panino.
– Aiutandosi con una spatola posizionare delicatamente il porcellino in una leccarda ricoperta di carta forno.
– Quando tutti i porcellini sono pronti, accendere lo spiedo il forno, portarlo a 180 gradi, vaporizzare con una spruzzata d’acqua o qualche cubetto di ghiaccio sul fondo, e cuocere per circa 20/25 minuti.
– Liberare i nasi dagli stecchini.

Servire tiepidi!

Sorridere!

Tamara

PROVERBIalmente

Maiali & co. nel Salento

Se allu porcu li divi la borsa, lu chiamavane eccellenza.
Se al maiale dessi la borsa, lo chiamerebbero eccellenza.

Lu porcu bbinchiatu ngira la pila capisutta.
Il maiale sazio gira il piatto sottosopra.


Ci tene nu fiju è pacciu, ci tene nu porcu è riccu.
Chi ha un figlio è pazzo, chi ha un maiale è ricco. 


Lu ciucciu cu non’azza la cuta se la caca.
L’asino pur di non alzare la coda se la caga. (Dicasi di persona estremamente pigra, indipendentemente dalla funzionalità intestinale)

Quannu lu cuicciu raja è cu chiama la paja, quannu l’ommu suspira è la fimmina ca lu tira.
Quando l’asino raglia è perché vuole la paglia, quando l’uomo sospira è la donna che lo tira.

Quannu lu ciùcciu nu bòle cu bìve te frànchi cù fìschi.
Quando l’asino non vuole bere è inutile fischiargli. (Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire)

Lu ciùcciu porta a pàja e le ciucciu se la ngàia.
L’asino porta la paglia e da solo se la mangia.

Ci pecura te faci, lu lupu te mangia.
Se ti fai pecora, il lupo ti mangia (mai abbassare la guardia…) 

Se l’ovu è tolutu an culu a lla caddhina, cce sse ne futte cinca se lu mangia?
Se l’uovo è doluto  alla gallina, che gliene fotte a chi se lo mangia? (chiaro no?)


Caddhina ecchia prima o poi more 
Gallina vecchia prima o poi muore (ecco!)


La caddhìna fàce l’ovu e allu càddu li ùsca lu cùlu
La gallina fa l’uovo e al gallo brucia il deretano(dicasi di persona che si duole di fatti altrui)


Cunta quannu piscia la caddhina
Parla quando orina la gallina (cioè mai! come è noto (!!!) le galline non espletano questo bisogno fisiologico)

 
Questi panini porcellini si rotolano  nella raccolta di  Panissimo#38, ideata da Sandra di Sono io, Sandra,  e da Barbara di Bread & Companatico,
questo mese ospitata qui nel Condominio!

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