Tre ragazze (alcune leggermente stagionate) che si sono conosciute in questo pazzo mondo virtuale, che si sono riconosciute nella loro svalvolatezza, che hanno deciso di coabitare uno spazio in cui condividere le proprie esperienze culinarie, senza avere alcuna ambizione da starblogger.
Ci tengono a precisare (ma chi? oh, ragazze, parliamo in prima persona va, che già commettiamo peccato di vanità!), dicevamo, teniamo a precisare che non siamo food-bloggers, né food-photographers, né food-writers, e probabilmente tali rimarremo, l’unica ragione che ci ha spinto a convivere in questo blog è la possibilità di avere uno spazio nostro (saranno contenti Piero, il pigmalione che ci ha fatto conoscere, e le altre adorate amiche che ivi abbiamo incontrato) (ivi?!), in cui essere libere di esprimere le nostre doti (!!?) sperimentazioni culinarie, ed in cui ospitare eventuali altre amiche che abbiano voglia di suggerire una ricetta, di raccontare una storia commestibile, pubblicare un post insomma, magari occasionalmente senza il carico di responsabilità che comporta la gestione di un blog proprio.
Oddio, diventiamo noiose! Noi pianteremmo qui il punto, e presenteremmo, come post d’apertura, un menu completo, ovviamente svalvolato (pescecarnedolce), e, soprattutto, abbondante!
…
?
Sì, d’accordo, impareremo ad impiattare paccheri giganti in minibicchierini da fingerfood, ed anche a fotografare gli strofinac..ops! i teli da cucina sotto i piatti*, a scrivere bene le ricette (soprattutto Tam!) e ad essere brevi (oddio, sarà durissima!).
Ah, il vino lo portate voi?
Benvenuti nella nostra cucina!
* (a proposito, qualcuno sa spiegarci perché nelle food-photos ci sono sempre strofinac..teli da cucina sotto i piatti? noi a casa nostra mangiamo sulla tovaglia, e pure bella stesa sul tavolo! mica su uno strofinacc… su un telo da cucina, per giunta piegato e messo di traverso sotto al piatto!)
Altre foto QUI |
Tam
Le
braciole a Messina sono degli involtini di carne… buonissimi!!
INGREDIENTI:
– 450 g di
fettine di vitello sottilissime
– 150 g di pane grattugiato (ricavato da pane raffermo casalingo: grattando sia crosta che mollica)
– 100 g di parmigiano grattugiato
– 50 g di pepato vecchio siciliano (formaggio pecorino siciliano)
– un bel mazzetto di prezzemolo
– Olio extravergine di oliva q.b.
– Sale
– (uno spicchio d’aglio intero)*
– (pepe nero q.b.)*
– spiedi di legno
PREPARAZIONE:
Il taglio di
carne è fondamentale: per intenderci, il pezzo che si deve chiedere al
macellaio è quello che si usa per il carpaccio, gli straccetti le scaloppine o
i saltimbocca. L’importante è che il macellaio tagli le fettine sottilissime!
La fetta intera va poi tagliata in due o tre quadranti in modo da ottenere dei
pezzi di forma quasi rettangolare.
il pangrattato, il parmigiano ed il pepato vecchio grattugiati, il
prezzemolo, il pepe e l’aglio sminuzzati; bagniamo con olio Evo
fino ad ottenere un composto che, stringendolo fra le mani, si tenga
un po’ insieme.
bene e mettete da parte finché il tutto si insaporisca ed ammorbidisca.
così preparato la cosiddetta “muddica” condita.
fetta di carne una bella manciata di mollica
e arrotoliamo il bocconcino partendo da un’estremità fino all’altra.
fino ad esaurimento degli ingredienti ed infilziamo circa 5/6
involtini per ogni spiedo.
volta che sono tutti allineati, diamo una bella spolverata di sale ed
infilziamo con due spiedi.
nuovamente ogni spiedo con la mollica di pane avanzata e a questo
punto procediamo alla cottura secondo i nostri tempi e/o gusti:
-
sulla
brace; -
al
forno alla temperatura di 200° per 10 minuti, avendo cura di
voltare più volte gli spiedini su ciascun lato per consentire una
cottura omogenea; -
semplicemente
in padella bagnandone il fondo con un giro d’olio e rigirandole
anche solo una volta appena fatta la crosticina.
consiglio: preparatene in quantità e tenetene una scorta in
congelatore…
scrive bene, fotografa bene,cucina bene…oh e mo basta sennò quando arrivo a
‘sta ricetta?
Dunque l’ho vista da lei m’è piaciuta e l’ho fatta.
Ora vi dico come.
Ingredienti:
– Frutti di bosco freschi (o altra frutta di stagione)
– Crema pasticcera “quella di tutti i giorni” io l’ho presa qui
da lui che
è una garanzia, che a sua volta ha preso da Montersino.
– Pasta frolla presa da qui
che a sua volta ha preso da qui.
(è vero, nel disclaimer abbiamo promesso che linkiamo a
gogo, ma è peggio di una cambiale con le girate!)
Procedimento:
· Ho lavato i frutti di
bosco e lasciati scolare, magari tamponando l’eccesso di acqua con un po’ di
carta da cucina.
· Ho imburrato uno
stampo di circa 22 cm di diametro per la cottura della tarte (il mio con fondo
estraibile)
· Ho steso la frolla e
ricoperto lo stampo cercando di far aderire bene la pasta anche ai bordi.
· Ho bucato il
fondo della frolla con i rebbi di una forchetta.
· Ho poi ricoperto la
pasta frolla con carta argentata, compresi i bordi.
· Ho coperto la
superficie prima con carta forno dove poi ho adagiato dei fagioli secchi e infornato a 175°(forno già a
temperatura)
· Trascorsi 15 minuti,
ho tolto la carta argentata e portato a termine la cottura.
· Ho sfornato e
lasciato raffreddare.
· Ho poi steso sulla
frolla uno strato di crema pasticcera.
· Ho messo su tutta la
superficie i frutti di bosco e messo a riposo un paio d’ore in frigorifero.
· Volendo si può
spolverizzare con un po’ di zucchero a velo.
Silvia
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