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I maritozzi con la panna



I maritozzi con la panna (ma anche senza)  sono sempre stati i miei preferiti quando,
raramente, facevo colazione al bar!
 Nei miei ricordi di
bambina erano senza aggiunta di uvette, però qua e là leggo che i maritozzi
romani sono anche con. Boh, io li ricordo semplici ma vabbe’ andiamo avanti.
La prima volta che li feci, fu con lievito di birra. 

Mi riuscirono anche bene, ma ne rovinai il sapore usando del miele di castagno dal sapore invadente.
Rimasi molto male, mi promisi di rifarli a breve ma poi non fu così.


Oggi ci riprovo, ma con lievito madre liquido e con un miele dal gusto decisamente più delicato. E anche con un po’ di esperienza in più in fatto di lievitati. 


La ricetta di oggi, e quella di allora, è la stessa perché al di là dei miei errori passati è validissima. L’ho presa da lui che a sua volta l’ha presa da quest’altro lui.


In verità devo dirvi che ero partita per rifarli con lievito di birra, ma ho telefonato a lui  per domandargli se fosse il caso di diminuire ancora il ldb. Lui mi risponde di farli con il lievito madre, io ribatto che non mi va di rinfrescarlo, che voglio farli in giornata. Ma quando lui consiglia, io poi non riesco ad ignorare, così mentre apro il frigo per prelevare gli ingredienti, mi va l’occhio sul barattolino del li.co.li e…e…vabbe’ li faccio col li.co.li!!!! 
A Pie’ mannaggia attè, finisce sempre che te do retta!!! :)))))

Bene, proseguo con dosi e procedimento che ho leggermente modificato per l’uso del licoli e perchè ho voluto aumentare un poco ľ idratazione.


Ingredienti 

  • 100 g di li.co.li  
  • 400 g di farina manitoba (io Lo Conte)
  • 50 g di farina di riso
  • 100 g acqua
  • 100 g latte
  •  90 g di zucchero 
  •    1 cucchiaio di miele (io di acacia)
  • 1 uovo + 1 tuorlo
  •    8 g di sale
  •  60 g di burro
  •  40 g di olio di arachide
  • zeste di 1 arancia grattugiate 


per pennellare albume e sciroppo di zucchero ghiaccia all’acqua. (15 g di acqua bollente versata su 60 g di zucchero a velo e amalgamato)

Procedimento 
Rinfrescare qualche ora prima il licoli.
Scaldare acqua e latte con la metà delle zeste e lasciar raffreddare.
Scaldare i 40 g di olio con l’altra metà delle zeste e lasciar raffreddare.


In una ciotola mettere il licoli e scioglierlo con l’acqua precedentemente scaldata con le zeste, raffreddata. Aggiungere le farine meno qualche cucchiaio da utilizzare durante l’inserimento di burro e olio.
Avviare la macchina con la foglia e una volta assorbita tutta la farina aggiungere l’uovo intero leggermente battuto e mischiato al resto dello zucchero (45 g) e incordare.
Inserire ora il tuorlo con il miele e il sale.
Aggiungere in due o tre volte il burro morbido a pezzetti senza perdere l’incordatura aiutandosi con un po’ della farina tenuta da parte, in qualsiasi caso alla fine andrà inserita tutta.
Unire l’olio a filo sempre stando attenti a non perdere l’incordatura. Montare il gancio e non appena la massa si aggrappa, interrompere e controllare il velo.
Coprire e aspettare che parta la lievitazione, ci vorrà qualche ora.  Se non parte, dopo tre ore schiaffate comunque in frigo per almeno 6/10 ore. A me è capitato di tenerlo  per 24 a causa di un imprevisto.
Con questo metodo si possono gestire meglio i tempi di lavoro e ne guadagnerà sicuramente l’impasto ché gli aromi si fonderanno meglio con la massa.
Il giorno dopo togliere dal frigo, portare a t.a. circa 2- 2 e 1/2 ore.
Dividere in pezzature da circa 80 g, io le ho fatte troppo piccole e nessuna uguale all’altra! 
Formare prima come per i panini, come da sequenza foto collage.
Lasciar riposare per 15′, capovolgere le palline e formare a filoncino come da foto ai punti contrassegnati 2 e 3. Se poi è poco chiaro, affidarsi al video dello Ziopiero più famoso del web
Posizionarli  con chiusura sotto su teglia foderata di carta forno, coprire con pellicola senza sigillare e rimettere a lievitare. Io ho formato la sera e cotto la mattina successiva (circa 12 ore). Ovviamente d’estate le ore di lievitazione saranno meno. 
Pennellare con latte (albume se si vogliono lucidi) e cuocere in forno statico a 190° per 10 minuti, poi 5′ a 175°. Qualche minuto prima tirarli fuori, pennellarli con la ghiaccia e infornare nuovamente. 
Sfornare, lasciar raffreddare, tagliare da sopra dove c’è la gobba per il senso della lunghezza, senza arrivare a dividere del tutto le due parti e farcire con panna oppure gustateli semplici.

e mentre io allestivo…

lui si accomodava…
e lei si serviva!

Vi lascio in…fiore!

Silvia


edit del 7.06.2014 che poi doveva essere datato in realtà 26.05.2014

Questi meravigliosi maritozzi li ha fatti in contemporanea anche la nostra Tam, li avevamo pubblicati lo stesso giorno. Lei qui. Soltanto che Tam ha una socia distratta, io, la quale si è ricordata soltanto oggi di comunicarvelo. :)))

edit del 14.07/2016


Questi i bellissimi maritozzi, della cara MT, foto che risalgono a due anni or sono e che io avevo completamente dimenticato di mettere qui. Sono imperdonabile. 














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